SSD Real Sebastiani Rieti comunica di aver affidato a Luca VERDECCHIA il ruolo di preparatore atletico. L’accordo sottoscritto è di durata annuale e scadrà il 30 giugno 2021
LA CARRIERA
Verdecchia nasce a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, il 24 maggio del 1978 e sotto l’aspetto prettamente sportivo si forma e si realizza nell’atletica leggera. Dopo essersi fatto notare sulla scena nazionale grazie ad un titolo italiano al coperto nel 1990 coi colori della Sangiorgese Tecnolift, ha partecipato con la Nazionale ai mondiali di Siviglia. Nel 2000 entra nel gruppo sportivo della Polizia di Stato, si trasferisce a Rieti per allenarsi coi migliori velocisti in circolazione che utilizzano il “Guidobaldi” come base di lavoro ed entra nella spedizione azzurra per le Olimpiadi di Sidney. Ha partecipato agli Europei di Goteborg, ai Mondiali di Parigi, a quelli Indoor di Lisbona, oltre alle Universiadi di Palma di Maiorca e di Pechino, dove ha conquistato in totale un oro e due medaglie di bronzo. Per sei volte sale sul podio con la staffetta 4×100.
Lasciata la velocità e la pista di atletica leggera, Verdecchia si dedica alla preparazione degli altri ed incamera esperienza anche nel basket: a Matera col Bernalda, ad Orzinuovi nell’allora Lega2, ma anche in C1 col Poggio Fidoni allenato da Maurizio Vandoni che nella stagione coincisa con la vittoria del campionato. Due stagioni anche in A dilettanti con la RBC di Marzio Leoncini
LE DICHIARAZIONI
“Quando ho ricevuto la telefonata di Roberto Pietropaoli, che mi chiedeva se volevo far parte di questo nuovo progetto, non ho esitato un istante a dare il mio assenso, perché le linee guida del progetto mi sono piaciute sin da subito. La pallacanestro, peraltro, è sempre stato il mio primo amore, al di là della mia carriera nell’atletica leggera ed avere ora la possibilità di lavorare per questi colori mi rende orgoglioso e carico. La squadra che sta nascendo è forte e ben assortita, i ragazzi sono già smaniosi di tornare in campo e con lo staff tecnico c’è già intesa: non resta che portare questo progetto a compimento, lasciando che sia il campo a parlare”.